venerdì 10 aprile 2009

LETTURE DAL RITO GRECO

di Giorgio Leonardo Filieri


Nel Rito Greco la Grande e Santa Quaresima è un periodo pieno di funzioni e liturgie molto belle e suggestive. Ma è soprattutto durante la Settimana Santa che si concentrano le più caratteristiche, con preghiere, canti e letture che possono far comprendere quanto è ricco questo Rito e quanto esso rifletta la spiritualità del popolo della Grecìa Salentina.

Quando si officia il vespro del Mercoledì Santo si “canta” questa lettura:
Signore, tu sei sempre buono:
non abbandonare colui che hai creato con le tue mani.
Ti ringrazio, mio Dio, con tutto il mio cuore.

Lettura dal libro di Giobbe:

Un giorno gli Angeli di Dio andarono a parlare con il Signore e fra di essi c’era anche il Diavolo.
Dio disse al Demonio: “Da dove stai arrivando?”. “Ho appena fatto –disse il Diavolo- un giro sulla terra ed ora sto arrivando dopo averla percorsa tutta!”. “E non si passato dal mio servo Giobbe? –chiese allora Dio al Demonio- non esiste sulla terra un altro uomo più giusto e più retto di lui! Ha timor di Dio e non fa mai il male! Non perde mai la sua bontà: tu mi hai spinto a fargli del male, a rovinarlo, ma lui non lo meritava”. Disse il Diavolo: “Pelle per pelle! L’uomo vende tutto ciò che ha , per salvare la sua vita. Stendi un po’ le tue mani e toccagli le ossa, vedrai come ti dirà beato e ti benedirà in faccia!”. Allora Dio disse al Demonio: “Lo lascio nelle tue mani! Fagli quello che vuoi, risparmiagli soltanto la vita!”. Il Diavolo si allontanò da Dio, andò da Giobbe e lo colpì con una piaga maligna dalla testa ai piedi. Giobbe prese un coccio e cominciò a grattarsi, uscì e si sedette su un cumulo di cenere. Giunse sua moglie e gli disse: “Stattene lì! Sei ancora intenzionato a comportarti da uomo giusto? Benedici Dio e muori!”. Lui rispose: “Parli come una donna stolta! Come abbiamo voluto accettare da Dio il bene, non dovremmo ora voler accettare anche il male?” Così parlò Giobbe, e per quanto disse con le sue labbra non commise peccato davanti a Dio.



Un’altra lettura viene cantata (poiché nel Rito Greco anche le letture si cantano) quando viene svolta l’officiatura del Mattutino di Sabato Santo:


Risorgi, Signore, aiutaci e liberaci
per la gloria del tuo nome

Abbiamo udito, Dio, nelle nostre orecchie
i nostri padri ce lo hanno annunciato.

Lettura della profezia di Ezechiele

Avvenne che la mano del Signore fu su di me, il Signore mi portò fuori nello spirito e mi depose nel mezzo di una pianura e questa era piena di ossa umane; e mi condusse in giro intorno ad esse, ed ecco ce n’erano in quantità enorme sullo sfondo della pianura, completamente inaridite. E disse a me: “Figlio d’uomo, queste ossa potranno mai rivivere?”. Io dissi: “Signore, Signore, tu sai queste cose”. E lui a me: “Profetizza verso queste ossa ed annunzia loro: ossa inaridite, ascoltate la parola del Signore; queste cose dice il Signore a queste ossa: ecco io porto su di voi lo spirito della vita e porrò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne e stenderò su di voi la pelle e farò entrare in voi il mio spirito, e vivrete e riconoscerete che io sono il Signore”. Ed io profetizzai così come mi aveva ordinato il Signore. Ed avvenne che mentre io profetizzavo ecco un movimento si diffondeva fra le ossa spostando ognuno verso la sua corrispondenza. E vidi, ecco su di esse i nervi e le carni crescevano e si stendeva su di esse la pelle. Ma non c’era spirito in esse. E mi disse: “Profetizza riguardo lo spirito, figlio d’uomo, profetizza e di’ allo spirito: Il Signore dice questo: vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, e diventino vivi”. E profetizzai riguardo tutto quello che mi venne ordinato; ed entrò in essi lo spirito, ed essi visserro e si alzarono sui loro piedi, un’innumerevole moltitudine. E il Signore mi parlò dicendo: “Figlio d’uomo, queste ossa sono tutta la casa di Israele. Essi dicono: le nostre ossa sono diventate secche, la nostra speranza è svanita, siamo perduti per sempre. Perciò profetizza e dì loro: Questo dice il Signore: Guardate, io apro le vostre tombe e vi farò rialzare dai vostri sepolcri e vi farò entrare nella terra d’Israele e riconoscerete che io sono il Signore, nell’aprire le vostre tombe, nel far risalire fuori dai sepolcri il mio popolo. E darò a voi il mio spirito, e vivrete, e vi collocherò nella vostra terra e riconoscerete che io sono il Signore; ho parlato e agirò”, dice il Signore.


Ancora oggi la spiritualità della gente, nei nostri paesi, non cambia molto da quella che era una volta, al tempo del Rito Greco; quando si leggono questi brani lo si riesce a capire perfettamente.

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