lunedì 21 aprile 2008

Il primo maggio (Protomajà)

Maggio viene con fiori selvatici e copre i campi di colori rossi,gialli e bianchi e la gente con gioia, e buon umore festeggia di nuovo la primavera. Il primo del mese di Maggio, “protomaìa “ in Grecia, è il “giorno dei fiori” in molti luoghi della terra che festeggiano come i vecchi tempi; migliaia di anni fa. Fanno festa con canti e fiori per dire” buon arrivato” alla bella stagione, dopo il lungo e scuro inverno. Il nome “ Maggio” deriva dalla dea Màia, che appellavano”buona madre” che nella mitologia si identifica la madre di dio Mercurio.

Nell’antica Grecia “ta anthestèria” che vuol dire fiori, festa della primavera, la gente andava in campagna per festeggiare e onorare i dii. Anche nell’antica Roma nei “ floràlia” onoravano “Flora”, dea di fiori e dell’amore e dove i giovani ornati di fiori andavano in processioni cantando.

Pochi anni orsono, in molti paesi dell’Italia del nord,festeggiavano suonando e cantando “il maggio” per le strade e sotto le finestre facevano serenate alle amate. Così recita un canto antico:

“Guarda gli uccelli che van per la riviera, maggio di primavera.
Dentro questa casa se gh'ê fiorì la fava ci sta una donna brava,
dentro questo giardino se gh'ê fiorì la rosa ci sta la mia morosa...”.

A Gallipoli, nel Salento, il primo di Maggio,nel calendario greco-bizantino era il giorno dedicato al santo Mauro: la gente arrivava dai paesi vicini e lontani e dalle masserie per ascoltare la messa in onore di santo Mauro; ancora oggi esiste la piccola chiesa al suo nome dedicata. Vi era anche una grande fiera, fuori da la chiesa, dove contadini ed artigiani vendevano le loro cose; così ha documentato il vescovo di Gallipoli,monsignor Cybo nel 1567. La stessa fiera era denominata “Lu Màsciu”fiera del Maggio,era anche il giorno dove i giovani e le ragazze si scambiavano i cesti fioriti e colmi di doni, come promessa di matrimonio. E la fiera di maggio è legata con l’arrivo della primavera,con fiori, frutti e l’augurio di fertilità per la terra e per l’amore.


La “proto-magià” si festiggia in tutta la Grecia. A Rodi, nel Dodecaneso, dove le donne si raccolgono la mattina prima del sorgere del sole, e lavano con acqua chiara il cortile della loro casa pel cacciar via tutti i mali e per avere un buon maggio. Le ragazze vanno dal mattino, per i campi, con i panierini colmi di cibarie, formaggio, uova bollite e dolci per raccogliere i fiori per formare la loro corona. Dopo che mangiano e si devertano cantano Così.:

“Protomaià e fiùri jortìzun
ce ta puddhìa in agàpi-to fanàzu
travudùn ce lene to Mài pànu sta clàri … » .

Passato il mezzogiorno, le ragazze tornano in paese e d’appendono sulla porta della loro casa la corona di fiori dicendo:” abbiamo preso il Maggio e lo abbiamo portato in casa nostra”. La corona rimane appesa lì fino al giorno di san Giovanni, il ventiquattro (24)di Giugno,il giorno in cui si accendono grandi falò sui quali bruciano anche le loro corone ormai appassite.

Uomini e figli giocano ridendo e saltando sul fuoco; dicono che così tutti i mali e le brutte malattie fuggono dal loro corpo.

Processione con fiori e canti, come nell’antichità, fanno ancora nell’isola di Cipro, dove la festa si chiama “anthestìria”.

La nuova “festa del lavoro” in molti luoghi si festeggia il primo di Maggio: a Chicago, negli Stati Uniti nel 1886, i lavoratori manifestarono per la durezza del loro lavoro, per poter ottenere condizioni lavorative più umane e con minor numero di ore.

Oggi però, in America, il primo di Maggio si festeggia con fiori e canzoni ed il giorno dei lavoratori si festeggia il tre (3)di Settembre.

-Theonia-

Nessun commento: