Ero ancora una bambina.
Con gioia e allegria mi aprivo alla vita
mio padre era il re
mia madre il sole caldo;
mi hanno insegnato a vivere e ad amare
il bello, il bene e non il male
ad aiutare il prossimo con gioia.
Saggio era il loro sapere
dolce la parola
che ogni giorno mi consolava
al ritorno del loro lavoro (nei campi).
Così le cose belle (piano piano) cadono nell'oblìo del tempo
e niente e nessuno torna indietro nel suo cammino
io ti prego o tempo fermati un po'
fammi tornare bambina!
Esaudisci il mio desiderio:
fa che io guardi il viso dei miei genitori
affinché avverta (ancora) il profumo del loro amore
e possa io baciarli per l'ultima volta.
Mi rispondi che non hai voglia di far cosa gradita
il tuo freddo cuore non raccoglie (neanche) le preghiere
perché tu sei nato con il fare di un mago
ed ovunque tu passi tutto chiudi per sempre a chiave.
Se all'improvviso la legge del tempo dovesse mutare
e tu decidessi di abbandonare l'arcolaio della vita
ricordati che io sarei ben felice di aspettare.
Inedito,
-Pulimeno Giovanna, Corigliano d'Otranto-
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